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Da mamma a Mamas: Elisa Palma Hancock

Da mamma a Mamas: Elisa Palma Hancock

Da mamma a Mamas: Elisa Palma Hancock

Ciao, raccontaci chi sei, quanti figli hai e cosa fai per vivere.
Ciao! Mi chiamo Elisa, ho 40 anni e sono mamma di Amalia, che farà 4 anni a Gennaio. Sono una Spiritual e Life Coach e Insegnante del metodo Louise Hay.
Ho anche una dimensione artistica (non so mai come chiamarla!) che ha avuto la priorità per i primi 30 anni circa della mia vita, e che coltivo tuttora, anche se non quanto vorrei. Ad ogni modo, per me sono entrambi aspetti della mia personalità e non sono mai stati né saranno mai semplicemente un lavoro. :)

Quali difficoltà incontri nel conciliare casa e lavoro, da quando sei mamma?
Diciamo che ho iniziato (finalmente) a lavorare da imprenditrice proprio dopo essere diventata mamma, dopo aver collezionato lavori vari che di sicuro mi hanno arricchita umanamente e a livello di competenze, ma non mi rendevano felice… per cui ho imparato (sto imparando) due bei mestieri contemporaneamente!
Le difficoltà, credo siano un po’ le stesse per tutte le mamme… Nella mia esperienza in particolare, in alcune occasioni non sono stata “scelta” per via del mio essere mamma, perché il solo fatto di dover far fronte ad eventuali problematiche familiari mi rendeva meno affidabile agli occhi di queste persone. Quindi accettare questa specie di discriminazione è stata una sfida su molti livelli, almeno all’inizio. Inoltre, visto che ho deciso di tenere a casa mia figlia il più possibile, cioè fino ai 3 anni, ci ho messo molto ad imparare a ritagliarmi il giusto tempo da dedicare al mio lavoro, allo studio, alla programmazione… e a me stessa. Senza tralasciare casa e famiglia, ovviamente! Ci ho messo un po’ ad accettare di poter progredire più lentamente di come avrei voluto. Anche oggi è un po’ così, nonostante abbia relativamente più libertà.

Come hai conosciuto NetworkMamas?
Curiosamente, su Facebook, che non è proprio il mio social preferito. Stavo scorrendo le notizie e mi è “caduto l’occhio” su un post… il nome “NetworkMamas” mi ha attirato…  e così ho cliccato sul link.

Che cosa ti ha convinto a provarlo?
Ho sempre creduto nel telelavoro, anche se in Italia siamo indietro un bel po’ rispetto ad altri paesi a questo riguardo. Posso dirlo? “Ben fatto!!”
Perché spendere in mezzi, carburante, riscaldamento e spazio, quando posso fare la stessa cosa comodamente da casa mia, con gli stessi risultati? Mi chiedo se possa essere dovuto a una specie di tendenza diffusa al sospetto, tipica della mentalità servo/padrone, della serie se non ti posso tenere a vista, allora sicuramente mi stai fregando. E penso alla possibilità di tante donne di guadagnare, farsi conoscere, sperimentare, risalendo la china magari dopo essere state allontanate dal lavoro perché diventate mamme.
Mi è sembrato un sogno, un’idea geniale e, anche, una riscossa. Ricordo proprio di essermi emozionata davanti allo schermo mentre leggevo!

Attraverso NetworkMamas sei entrata in contatto con più di un cliente. Ci racconti come è andata?

Ho parlato con molte donne, con alcune di loro sto anche già lavorando. Colgo l’occasione per ringraziare di cuore ognuna di loro.

È stato spesso piacevole, a volte strano, a volte divertente. Di base, sono stata molto felice di ascoltarle tutte, queste donne, di parlare con loro, di condividere quello che l’occasione mi ha permesso. Mi ha insegnato moltissimo. E mi ha addolorato molto incontrare situazioni complesse che avrebbero davvero beneficiato di un certo tipo di aiuto e, da certe reazioni, ho avuto conferma di quanto il cambiamento faccia paura. Di quante scuse ci raccontiamo per mantenere lo status quo, anche se fa male.
Ad una persona ho anche proposto uno scambio di servizi, perché credevo moltissimo nella sua possibilità di riscossa… lei mi ha detto  di sì, e poi, purtroppo, non l’ho più sentita.

Quale consiglio daresti ad una mamma che vorrebbe diventare Mamas ma non si è ancora iscritta?
Beh, dipende da quale storia la sta trattenendo dal farlo… ad ogni modo, le direi di non stare a pensarci troppo!
È un’opportunità MERAVIGLIOSA secondo me, sia che si tratti di una creativa che di una esperta in qualche settore più tecnico, per così dire.
L’investimento, fra l’altro, al momento è solo “di tempo”, ovverosia di mettersi lì a creare un prodotto capitalizzando le proprie conoscenze, che sono sempre di più di quelle che crediamo!
La mia esperienza è stata, ad esempio, di essermi trovata iscritta tutta d’un fiato e poi aver trovato inaspettatamente un’ispirazione che si è concretizzata in corsi e percorsi a cui non avevo ancora pensato.
Fra l’altro, è quasi a rischio zero. Se qualcosa non funziona si raccoglie il feedback, si rielabora il tutto e si cambia.
Come dicevo più sopra, a limitarci sono le cose che ci raccontiamo. Qui non ci sono scuse per non farlo!

Consigliaci un sito che consulti spesso per migliorare sul lavoro o nel quotidiano.
Un sito… inizio dicendo che io leggo più libri che siti sugli argomenti che mi interessano, e quando cerco su internet, lo faccio muovendomi un po’ random. Poi mi piace molto guardare oltreoceano, e questo magari non sono l’unica a farlo. In ultimo, alcune delle persone che più mi nutrono spiritualmente ho la fortuna di poterle raggiungere personalmente o via email!
Ci ho dovuto pensare un po’ e ho realizzato che ormai da 4 anni sono assidua frequentatrice di www.marieforleo.com Trovo interessanti gli spunti, le recensioni, le interviste e i consigli pratici.

Colgo l’occasione per fare una comunicazione alle mamme che leggeranno questa intervista: sto cercando una mamma interessata a lavorare con me, nello specifico a sperimentare un corso che sto creando. Ovviamente, for free. Se interessate, contattatemi via NetworkMamas!

NetworkMamas per Pangea

nmms-pangeaAbbiamo conosciuto Pangea un anno fa quando abbiamo avviato il crowdfunding per realizzare il prototipo del sito. Lo abbiamo gestito da noi grazie a Matteo, lo sviluppatore di NetworkMamas, quindi il 5% che sarebbe andato ad una piattaforma di crowdfunding, abbiamo deciso di devolverlo a Pangea perché tra le mille cose che fa, c’è anche un supporto costante alle donne che vogliono mettersi in proprio per uscire da situazioni di difficoltà.
L’idea era che se non fosse poi decollato il nostro progetto, se non altro saremmo riusciti ad aiutare delle donne in difficoltà.

Fare del bene ci ha portato bene, perché ora NetworkMamas è una startup incubata presso RCS Nest, che permette di entrare in contatto con delle esperte e di ricevere da loro una consulenza. Ci sono commercialiste, coach, social media manager, psicologhe, architetti, makeup artist, traduttrici e tante altre figure professionali: tutte le esperte sono mamme che hanno scelto di telelavorare tramite un sistema di video-chiamate.

Come si legge sul loro sito, Pangea Onlus, vuole contrastare la discriminazione che nasce da stereotipi di genere, da tradizioni inique, da situazioni politiche e sociali instabili. E lo fa a partire dalle donne, in quanto rappresentano il più vasto numero di persone soggette a discriminazioni, violenze, povertà e processi di impoverimento nel mondo, semplicemente perché appartenenti al genere femminile. Le aiuta e accompagna permettendo loro di inserirsi nel mondo del lavoro e le supporta se hanno un’idea d’impresa, affinché possano realmente avere pari diritti, indipendenza economica e lavorativa, accesso al credito e realizzazione professionale.

Noi crediamo che le donne possano e debbano avere un ruolo fondamentale nella soluzione della crisi e i dati ce lo confermano, in questo articolo de “Linkiesta” che fa riferimento alla moltitudine di attività aperte da donne che sta lentamente risollevando l’economia.

Per chi vuole mettersi in proprio o sta combattendo con la burocrazia e le leggi che si rinnovano ogni giorno (regime dei minimi, forfetario, partite iva, adempimenti fiscali ecc.) ma anche per chi non ha ancora le idee ben chiare ma è insoddisfatta della propria situazione lavorativa, abbiamo attivato, su una pagina studiata in collaborazione con Pangea, due consulenze che riguardano l’imprenditoria femminile e sono acquistabili con una formula particolare. Il 50% del ricavato infatti, verrà devoluto a Pangea, che a sua volta lo impiegherà nei suoi progetti pro-mamme.

Le consulenze saranno acquistabili, esclusivamente il 27 e 28 novembre 2014, ma potranno poi essere godute nei successivi due mesi, secondo la disponibilità dell’acquirente.

 

Cliente di NetworkMamas: Daniela Ferrari

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Ciao, raccontaci chi sei e cosa fai per vivere
Mi chiamo Daniela, ho 35 anni e lavoro come dipendente in un’azienda metalmeccanica occupandomi delle attività correlate alla certificazione ISO9001.
Nel tempo libero gestisco un mio blog in cui tratto di tematiche legate al “vivere green” e curo i contatti con le blogger e la newsletter di un’azienda produttrice di cosmetici biologici con cui sono entrata in contatto tramite la mia attività di blogger.

In quali occasioni ti è capitato di aver bisogno di una consulenza o dell’aiuto di un professionista?
Gestisco il mio blog da “autodidatta” da un paio d’anni e col passare del tempo è maturata in me la consapevolezza che per fargli fare un salto di qualità e magari riuscire a farlo diventare una seconda piccola fonte di reddito avrei avuto bisogno dell’aiuto/consulenza di uno o più professionisti: le nozioni di scrittura contenuti per il web in ottica SEO e di gestione dei social network non sono così facili da acquisire se si ha poco tempo da dedicare a questa attività e la grande mole di informazioni, anche contrastanti, che si trova sul web crea un sacco di confusione in testa.

Come hai conosciuto NetworkMamas?
Per caso! Questa estate, entrando in un blog che seguo abitualmente, mi sono accorta che era appena stato realizzato un restyling della grafica e mi sono detta “Che carino! Dovrei fare anch’io la stessa cosa per il mio!”, ho cliccato sul link al sito del webmaster e sono finita nella pagina di una delle Mamas. Da lì cliccare sul banner di NetworkMamas è stato un attimo.

Che cosa ti ha convinto a provarlo?
Sono stata subito affascinata dal concetto di “mamme al servizio delle mamme”, dalla possibilità di usufruire del servizio in qualunque orario, weekend incluso e dalla bella occasione di poter effettuare una o più prove del servizio senza alcun impegno tramite le consulenze gratuite. Il fatto poi che tra i servizi offerti ci fossero proprio delle mini-consulenze che incontravano le mie esigenze del momento è stato decisivo per farmi “innamorare”.

Attraverso NetworkMamas sei entrata in contatto con più di una Mamas. Ci racconti come è andata?
Ho iniziato con una consulenza gratuita (Più IFTT per tutti di Chiara de Leonardis), proseguito con 2 consulenze SEO (Do It Your SEO e Pimp My SEO di Veronica Contini), con diversi servizi di Alessandra Maga (Facebook Fan Page di Successo, Come utilizzare al meglio Google Analytics e Come ottimizzare la tua presenza online) e anche una consulenza più “da mamma” con Giulia Rovere (Autosvezzamento: consigli e ricette).
Sono attività molto diverse tra loro ma che hanno tutte un denominatore comune:

Tanta disponibilità nel cercare un momento di incontro adatto alle esigenze di entrambe, professionalità nell’erogazione del servizio e prezzi molto alla portata (anche grazie alle varie scontistiche messe periodicamente a disposizione dal portale). Sono uscita arricchita da ciascuna di queste attività.

Quale consiglio daresti ad un potenziale cliente che non ha ancora approfittato delle consulenze di una Mamas?
Semplicemente di provare! In fin dei conti se si sceglie una delle tante consulenze gratuite non costa nulla!

Consigliaci un sito che consulti spesso per migliorare sul lavoro o nel quotidiano.
Uno solo? Sono una lettrice vorace e dai molteplici interessi, non saprei proprio quale citare!
Un sito che mi ha “cambiato la vita”, non tanto per i suoi contenuti ma per il servizio che mi dà, è Feedly, un aggregatore di feed: tutti i siti che mi interessano sono finiti lì, separati in categorie (blog sulla bellezza naturale, siti per famiglie, blog di cucina naturale/biologica, siti che trattano di tematiche legate al blogging etc…); ogni giorno entro e scorro le anteprime dei nuovi post: risparmio un sacco di tempo perché trovo tutti i miei interessi in un posto solo e vado dritta a consultare solo le cose che mi interessano!
Un sito che leggo molto volentieri per gli spunti che dà è C+B, non credo che necessiti di grosse presentazioni  perché secondo me buona parte delle Mamas e dei clienti di NetworkMamas,  lo conosce già.

Da mamma a Mamas: Marcella Brignone

Da mamma a Mamas: Marcella Brignone

Da mamma a Mamas: Marcella Brignone

Proseguiamo il nostro viaggio tra le mamme che sono diventate Mamas, con un’intervista a Marcella Brignone.
Ciao, raccontaci chi sei, quanti figli hai e cosa fai per vivere.
Ciao, mi chiamo Marcella, ho 39 anni e sono una graphic designer.
Per 12 anni ho lavorato in importanti agenzie di comunicazione con ruoli interessanti e di crescente responsabilità, fino a diventare coordinatore dell’ufficio creativo. Parallelamente ho coltivato l’interesse per le diverse forme di arte e comunicazione, con un’attenzione particolare per il mondo del design per l’infanzia, sviluppando progetti caratterizzati da forme stilizzate e geometriche, con cromie forti e giocose.

Poi, 4 anni fa ho avuto un bambino e, dopo il rientro dalla maternità, ho perso il posto di lavoro.

Come succede a molte neo-mamme italiane. Ho deciso quindi di cambiare città, per seguire mio marito e riunire la famiglia. Da allora, ho cercato di mantenere inalterata la passione per il mio lavoro e ho deciso di investire in formazione e aggiornamento seguendo corsi di alto livello sull’infografica e lo storytelling.
In questi ultimi anni ho collaborato come freelance con diverse agenzie, cercando di conciliare, non senza difficoltà, lavoro e vita familiare, in una città nuova, senza appoggi familiari.

Come hai conosciuto NetworkMamas?
Ho conosciuto NetworkMamas agli albori, leggendo dell’idea di Cristina Interliggi, co-founder di NetworkMamas, in un articolo su “La Repubblica” e ho partecipato subito al crowdfunding, entusiasta. Ero molto sensibile all’argomento “chi diventa mamma è tagliata fuori dal mondo del lavoro” e l’ho trovata un’idea geniale e necessaria per dare la possibilità a molte donne di continuare la loro professione ad un livello alto, sfruttando i vantaggi del telelavoro, in modo da gestirsi autonomamente il tempo.

Attraverso NetworkMamas sei entrata in contatto con alcuni clienti. Ci racconti come è andata?
Sono entrata in contatto con due clienti, per i quali ho fatto due lavori. Il primo, la creazione di un’infografica, è stato molto lungo e faticoso. Purtroppo in Italia c’è ancora molta diffidenza verso il telelavoro, i clienti sono molto insicuri se non ti vedono in faccia ogni due giorni e hanno le idee molto confuse sul risultato visto solo a video. Su questo aspetto c’è ancora molto lavoro da fare, bisogna sensibilizzare la gente ad avere una mentalità più aperta e una visione più globale, come succede in tutto il resto d’europa.
Il secondo lavoro, la creazione di un’immagine coordinata, è andato bene. Io e la mia cliente ci siamo date delle scadenze, ci siamo viste e parlate su chat per commentare il lavoro step by step e tutto è andato liscio, dando buoni risultati.

Quali difficoltà incontri nel quotidiano, da quando sei mamma?
La difficoltà più grande e fastidiosa è quella di essere considerata un problema per l’età e per la condizione familiare, e non una fonte di ricchezza e di esperienza.
Ai colloqui mi è stato chiesto se avevo intenzione di fare un secondo figlio, se avevo i nonni a disposizione per poter fare tardi la sera e dare disponibilità illimitata in ufficio e quanto ero disposta a sacrificare della mia vita familiare per il lavoro.
Ciò nonostante, grazie al mio curriculum e la mia esperienza non ho avuto grandi difficoltà a trovare occupazione, purtroppo però a condizione di accettare collaborazioni sotto forma dei cosiddetti “contratti a progetto” che in realtà si sono sistematicamente rivelati dei rapporti subordinati a tutti gli effetti, con forti vincoli di orario, senza alcun diritto e con retribuzioni inadeguate.

Tutto ciò è vergognoso. Queste visioni italiane di giudicare una persona per quanto si ferma in ufficio e non per i risultati che ottiene e di escludere dal mondo del lavoro le mamme sono da cambiare radicalmente. Per questo credo molto in NetworkMamas e nelle potenzialità del telelavoro.

Consigliaci un sito che consulti spesso per migliorare sul lavoro o nel quotidiano.
È difficile selezionare un solo sito. Sono molto curiosa e attiva e ci sono parecchi siti che consulto abitualmente per tenermi aggiornata e prendere spunti, a seconda della giornata, del tempo a disposizione e delle necessità, per esempio:

Wired
Aiap
Commarts
Luerzersarchive
Wallpaper

p.s. Lo sai che Marcella Brignone apre il video di presentazione che trovi sulla home di NetworkMamas?

Cliente di NetworkMamas: Raffaella Saba

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Andiamo oggi alla ricerca di un altro punto di vista: quello di Raffaella Saba, cliente NetworkMamas.
Ci piacerebbe che leggendo anche le storie dei nostri clienti, ti immedesimassi e ti incuriosissi, tanto da decidere di provare uno dei nostri prodotti!

Ciao, raccontaci chi sei e cosa fai per vivere
Ciao, mi chiamo Raffaella, vivo a Palermo ma sono sarda di origine. Gestisco il B&B “Piccola Sicilia“, lavoro stagionale che mi permette di incontrare tante persone e di viaggiare stando seduta sul divano di casa! Durante il resto dell’anno invece collaboro con mio marito che amministra condomini.

In quali occasioni ti è capitato di aver bisogno di una consulenza o dell’aiuto di un professionista?
Ho avuto bisogno della consulenza di vari professionisti, come commercialisti, web designer, operatori olistici, ma ho dovuto sottostare a orari imposti per niente aperti alle mie esigenze.

Come hai conosciuto NetworkMamas?
Ho conosciuto il network tramite il portale C+B, che seguo per i preziosi consigli rivolti alle imprenditrici a 360°. Ho cliccato sul banner e mi sono ritrovata in un mondo che  mi ha fatto pensare subito alla solidarietà femminile.

Che cosa ti ha convinto a provarlo?
Mi ha convinto il suo fare rete, il suo offrire professionalità plasmabile ai miei orari. Il fatto che si venga accompagnati e supportati da mail precedenti e successive l’acquisto della consulenza.

Attraverso NetworkMamas sei entrata in contatto con più di una Mamas. Ci racconti come è andata?
Ho sbirciato il sito in lungo e in largo e avrei voluto chiedere consulenza a tutte perché ho trovato servizi professionali e interessanti.
Ho comprato a scatola chiusa il prodotto offerto dalla make up artist Paola Indovina. In quel momento cercavo un cambiamento e prendermi cura della mia persona mi è sembrato un primo passo verso un miglioramento, soprattutto dopo la gravidanza. E poi con il trucco sento di stare bene, anche se talvolta il tempo è poco, e i suoi consigli sono stati davvero una manna dal cielo.

La sua scheda prodotto era scritta bene e poi è bastato un primo contatto via mail per capire che era ciò che volevo.
Ci siamo scritte alcune mail prima della chat e poi ho ricevuto un file che mi spiegava il tipo di trucco adatto a me. Dunque mi è rimasto un documento con una immagine a cui fare riferimento ogni volta che ho dubbi. Il servizio di follow-up è un altro punto di forza di NetworkMamas.

È andata così anche conaltre due consulenze: quella con Veronica Continicopywriter SEO e quella con Alessia Gribaudi Tramontana, social media strategist.

Quale consiglio daresti ad un potenziale cliente che non ha ancora approfittato delle consulenze di una Mamas?
Se proprio si hanno delle remore, consiglio un primo approccio con una consulenza gratuita. Così si verifica di persona il servizio. Sono certa che poi non se ne potrà più fare a meno.

Consigliaci un sito che consulti spesso per migliorare sul lavoro o nel quotidiano
Come punto di riferimento ho il sito C+B che consulto regolarmente sia per consigli relative all’ambito lavorativo sia per consigli che riguardano il proprio benessere.

P.S. Raffaella è rimasta così colpita dalle funzionalità del sito che ha deciso di diventare una Mamas. Il suo profilo è  finalizzato alla consulenza condominiale che normalmente svolge con i clienti dello studio del marito.

Prenditi cura del tuo blog

Tutte le cose crescono grazie all'amore

Tutte le cose crescono grazie all’amore

In questo periodo ho letto spesso che alcune persone, Mamas di NetworkMamas ma non solo, si interrogavano su come gestire il proprio blog. Scrivere tutti i giorni? Tutte le settimane? Fare finta di niente che tanto è vacanza?
Siamo obiettivi: non esistono più solo le vacanze durante “le due settimane centrali di agosto“. Per qualcuno non esistono più nemmeno le vacanze…
La differenza sostanziale è che con la connessione internet pure in spiaggia, in un attimo il nostro post che pensavamo ignorato da tutti, potrebbe diventare una lettura post prandiale.

Quindi via alla gestione del blog anche durante l’esatte, grazie alla programmazione dei post che possiamo scrivere prima di partire e vedere pubblicati in automatico in date pre stabilite.
In alternativa si possono richiamare degli argomenti di sicuro interesse, direttamente dall’archivio. Per fare un ripasso, per esempio. 😉

L’horror vacui che ci prende davanti alla pagina bianca, a volte riusciamo ad aggirarlo prontamente con argomenti che sentiamo di voler trattare quasi con urgenza, mentre a volte cominciamo a scrivere e poi cancelliamo più volte, perché semplicemente non sappiamo cosa scrivere. Oppure ci sembra di dire delle ovvietà, ci chiediamo a chi potrebbe interessare quell’argomento e soprattutto la nostra opinione in merito
STOP.

Quello che mi ha insegnato Enrica Crivello in questo suo post,  è che:
Se stai aspettando perché pensi di non avere niente da dire, sappi che non c’è proprio nessuna ragione per aspettare. La cosa da fare è scrivere e vedere cosa succede.

Senza scoraggiarsi se nessuno commenta. Ci vuole tempo per crearsi dei follower interessati alle nostre faccende. La presenza del Like, e più spesso del Like “di cortesia“, ha aperto la strada ai più pigri e ai più timidi. Quelli che vogliono farti sapere che, nel bene o nel male, ti sono vicini, ma non si espongono commentando.

Ci vuole tempo e costanza. E soprattutto bisogna saper dare. Offrire il proprio punto di vista sincero, svelare qualche backstage e non ergersi a genio infallibile, mi sembrano buoni motivi per invogliare le persone a tornare.
E ai commenti, rispondere con cortesia e sollecitudine perché se ci sono significa che qualcuno ha sentito il desiderio di tenderci la mano. E deve essere nostra cura farlo sentire benvenuto tra le fila dei nostri followers.

Io personalmente sto cercando di dedicarmi con maggior intensità al blog. Il tutto resta per ora nella sfera della pubblicazione settimanale, ma come per tutte le cose, si tratta di trovare un ritmo. E di mantenerlo, poi.

Offri al cliente un buon motivo per restare

Aperto per tutti i clienti giusti!

Aperto per tutti i clienti giusti!

Hai fatto il grande passo: ti sei messa in proprio o comunque hai deciso di essere il capo di te stessa. Una grande emozione si somma alla generale incertezza per il futuro ed eccoti qua: da oggi devi contare principalmente sulle tue forze. Che tu sia una ceramista o un’organizzatrice di eventi, una web designer oppure una traduttrice, il principale problema che ti sarai posta è: ce la farò a trovare abbastanza clienti? Perché sì, siam tutti bravi sulla carta ma a conti fatti, un’attività senza clienti è come una pianta senza linfa vitale. Prova a seguire queste indicazioni per espandere il tuo giro di clienti:

Crea una rete e utilizzala

Che sia composta da amici, conoscenti o ex colleghi, “la rete è sicuramente il segreto del tuo successo.” La rete comprende ex datori di lavoro, colleghi, amici e familiari. Racconta a tutti cosa fai: lascia che capiscano in che modo potresti essergli utile o a chi potrebbero consigliare il tuo supporto. Non sempre potrai essere utile alle persone più vicino a te, ma magari loro potranno consigliarti ad altre persone. Fai dei bei biglietti da visita e condividili: lasciali in giro senza remore per agevolare il networking. A Torino è nata Rete al Femminile, fondata da Gioia Gottini. Ha avuto un successo così strepitoso che è stata replicata già in altre città. Controlla se nella tua c’è già, se no diventane la portavoce.

Vai dove vanno i tuoi clienti

Non sparare nel mucchio cercando di suscitare interesse in più persone possibile, ma cerca di capire chi è il tuo cliente ideale. Difficilmente avrai come target=tutti. Definisci, invece, il tuo acquirente ideale e poi scopri cosa fa, cosa mangia, dove va, cosa gli piace. Poi cerca i luoghi in cui potresti incontrarlo, sia online che offline. E proponiti, scrivendo di te in un blog, oppure telefonando direttamente. Il contatto diretto è il modo più rapido e semplice per capire di cosa hanno davvero bisogno le persone che ci circondano. Fatti coraggio e chiedi, sii propositiva e aperta.

Lavora in coworking

Sicuramente non desideri trovare tutti i tuoi clienti con questo metodo (che non ha nulla di strategico e molto di casuale) ma se la tua azienda è agli inizi, ti permetterà di risparmiare sui costi di un ufficio, dirottando quei soldi su pubblicità e analisi di marketing. Potresti passare poi gran parte della giornata gomito a gomito con realtà simili o complementari alla tua, imparando molto e facendo girare velocemente voce che sei molto in gamba a fare questo piuttosto che quell’altro.

Qualità e cortesia

Impegnati a fornire servizi di alta qualità e assistenza tempestiva. Ricompensa, con sconti o servizi extra, i clienti più affezionati che così non potranno che parlare bene di te. Regala per esempio dei coupon che garantiscano uno sconto o una prova gratis a chi presenta un amico. Oppure potresti fare come alcune Mamas di NetworkMamas che hanno messo a disposizione, per un limitato periodo di tempo, delle consulenze gratis. Un modo per rendersi disponibili ed invogliare i clienti alla prova.
Non fare l’errore di certe aziende che, investendo tanto tempo nell’ ottenere nuovi affari, si dimenticano dei propri clienti esistenti. Non dimenticare che è più facile mantenere un cliente che ottenerne uno nuovo.