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Da mamma a Mamas: Elisa Palma Hancock

Da mamma a Mamas: Elisa Palma Hancock

Da mamma a Mamas: Elisa Palma Hancock

Ciao, raccontaci chi sei, quanti figli hai e cosa fai per vivere.
Ciao! Mi chiamo Elisa, ho 40 anni e sono mamma di Amalia, che farà 4 anni a Gennaio. Sono una Spiritual e Life Coach e Insegnante del metodo Louise Hay.
Ho anche una dimensione artistica (non so mai come chiamarla!) che ha avuto la priorità per i primi 30 anni circa della mia vita, e che coltivo tuttora, anche se non quanto vorrei. Ad ogni modo, per me sono entrambi aspetti della mia personalità e non sono mai stati né saranno mai semplicemente un lavoro. :)

Quali difficoltà incontri nel conciliare casa e lavoro, da quando sei mamma?
Diciamo che ho iniziato (finalmente) a lavorare da imprenditrice proprio dopo essere diventata mamma, dopo aver collezionato lavori vari che di sicuro mi hanno arricchita umanamente e a livello di competenze, ma non mi rendevano felice… per cui ho imparato (sto imparando) due bei mestieri contemporaneamente!
Le difficoltà, credo siano un po’ le stesse per tutte le mamme… Nella mia esperienza in particolare, in alcune occasioni non sono stata “scelta” per via del mio essere mamma, perché il solo fatto di dover far fronte ad eventuali problematiche familiari mi rendeva meno affidabile agli occhi di queste persone. Quindi accettare questa specie di discriminazione è stata una sfida su molti livelli, almeno all’inizio. Inoltre, visto che ho deciso di tenere a casa mia figlia il più possibile, cioè fino ai 3 anni, ci ho messo molto ad imparare a ritagliarmi il giusto tempo da dedicare al mio lavoro, allo studio, alla programmazione… e a me stessa. Senza tralasciare casa e famiglia, ovviamente! Ci ho messo un po’ ad accettare di poter progredire più lentamente di come avrei voluto. Anche oggi è un po’ così, nonostante abbia relativamente più libertà.

Come hai conosciuto NetworkMamas?
Curiosamente, su Facebook, che non è proprio il mio social preferito. Stavo scorrendo le notizie e mi è “caduto l’occhio” su un post… il nome “NetworkMamas” mi ha attirato…  e così ho cliccato sul link.

Che cosa ti ha convinto a provarlo?
Ho sempre creduto nel telelavoro, anche se in Italia siamo indietro un bel po’ rispetto ad altri paesi a questo riguardo. Posso dirlo? “Ben fatto!!”
Perché spendere in mezzi, carburante, riscaldamento e spazio, quando posso fare la stessa cosa comodamente da casa mia, con gli stessi risultati? Mi chiedo se possa essere dovuto a una specie di tendenza diffusa al sospetto, tipica della mentalità servo/padrone, della serie se non ti posso tenere a vista, allora sicuramente mi stai fregando. E penso alla possibilità di tante donne di guadagnare, farsi conoscere, sperimentare, risalendo la china magari dopo essere state allontanate dal lavoro perché diventate mamme.
Mi è sembrato un sogno, un’idea geniale e, anche, una riscossa. Ricordo proprio di essermi emozionata davanti allo schermo mentre leggevo!

Attraverso NetworkMamas sei entrata in contatto con più di un cliente. Ci racconti come è andata?

Ho parlato con molte donne, con alcune di loro sto anche già lavorando. Colgo l’occasione per ringraziare di cuore ognuna di loro.

È stato spesso piacevole, a volte strano, a volte divertente. Di base, sono stata molto felice di ascoltarle tutte, queste donne, di parlare con loro, di condividere quello che l’occasione mi ha permesso. Mi ha insegnato moltissimo. E mi ha addolorato molto incontrare situazioni complesse che avrebbero davvero beneficiato di un certo tipo di aiuto e, da certe reazioni, ho avuto conferma di quanto il cambiamento faccia paura. Di quante scuse ci raccontiamo per mantenere lo status quo, anche se fa male.
Ad una persona ho anche proposto uno scambio di servizi, perché credevo moltissimo nella sua possibilità di riscossa… lei mi ha detto  di sì, e poi, purtroppo, non l’ho più sentita.

Quale consiglio daresti ad una mamma che vorrebbe diventare Mamas ma non si è ancora iscritta?
Beh, dipende da quale storia la sta trattenendo dal farlo… ad ogni modo, le direi di non stare a pensarci troppo!
È un’opportunità MERAVIGLIOSA secondo me, sia che si tratti di una creativa che di una esperta in qualche settore più tecnico, per così dire.
L’investimento, fra l’altro, al momento è solo “di tempo”, ovverosia di mettersi lì a creare un prodotto capitalizzando le proprie conoscenze, che sono sempre di più di quelle che crediamo!
La mia esperienza è stata, ad esempio, di essermi trovata iscritta tutta d’un fiato e poi aver trovato inaspettatamente un’ispirazione che si è concretizzata in corsi e percorsi a cui non avevo ancora pensato.
Fra l’altro, è quasi a rischio zero. Se qualcosa non funziona si raccoglie il feedback, si rielabora il tutto e si cambia.
Come dicevo più sopra, a limitarci sono le cose che ci raccontiamo. Qui non ci sono scuse per non farlo!

Consigliaci un sito che consulti spesso per migliorare sul lavoro o nel quotidiano.
Un sito… inizio dicendo che io leggo più libri che siti sugli argomenti che mi interessano, e quando cerco su internet, lo faccio muovendomi un po’ random. Poi mi piace molto guardare oltreoceano, e questo magari non sono l’unica a farlo. In ultimo, alcune delle persone che più mi nutrono spiritualmente ho la fortuna di poterle raggiungere personalmente o via email!
Ci ho dovuto pensare un po’ e ho realizzato che ormai da 4 anni sono assidua frequentatrice di www.marieforleo.com Trovo interessanti gli spunti, le recensioni, le interviste e i consigli pratici.

Colgo l’occasione per fare una comunicazione alle mamme che leggeranno questa intervista: sto cercando una mamma interessata a lavorare con me, nello specifico a sperimentare un corso che sto creando. Ovviamente, for free. Se interessate, contattatemi via NetworkMamas!

Da mamma a Mamas: Marcella Brignone

Da mamma a Mamas: Marcella Brignone

Da mamma a Mamas: Marcella Brignone

Proseguiamo il nostro viaggio tra le mamme che sono diventate Mamas, con un’intervista a Marcella Brignone.
Ciao, raccontaci chi sei, quanti figli hai e cosa fai per vivere.
Ciao, mi chiamo Marcella, ho 39 anni e sono una graphic designer.
Per 12 anni ho lavorato in importanti agenzie di comunicazione con ruoli interessanti e di crescente responsabilità, fino a diventare coordinatore dell’ufficio creativo. Parallelamente ho coltivato l’interesse per le diverse forme di arte e comunicazione, con un’attenzione particolare per il mondo del design per l’infanzia, sviluppando progetti caratterizzati da forme stilizzate e geometriche, con cromie forti e giocose.

Poi, 4 anni fa ho avuto un bambino e, dopo il rientro dalla maternità, ho perso il posto di lavoro.

Come succede a molte neo-mamme italiane. Ho deciso quindi di cambiare città, per seguire mio marito e riunire la famiglia. Da allora, ho cercato di mantenere inalterata la passione per il mio lavoro e ho deciso di investire in formazione e aggiornamento seguendo corsi di alto livello sull’infografica e lo storytelling.
In questi ultimi anni ho collaborato come freelance con diverse agenzie, cercando di conciliare, non senza difficoltà, lavoro e vita familiare, in una città nuova, senza appoggi familiari.

Come hai conosciuto NetworkMamas?
Ho conosciuto NetworkMamas agli albori, leggendo dell’idea di Cristina Interliggi, co-founder di NetworkMamas, in un articolo su “La Repubblica” e ho partecipato subito al crowdfunding, entusiasta. Ero molto sensibile all’argomento “chi diventa mamma è tagliata fuori dal mondo del lavoro” e l’ho trovata un’idea geniale e necessaria per dare la possibilità a molte donne di continuare la loro professione ad un livello alto, sfruttando i vantaggi del telelavoro, in modo da gestirsi autonomamente il tempo.

Attraverso NetworkMamas sei entrata in contatto con alcuni clienti. Ci racconti come è andata?
Sono entrata in contatto con due clienti, per i quali ho fatto due lavori. Il primo, la creazione di un’infografica, è stato molto lungo e faticoso. Purtroppo in Italia c’è ancora molta diffidenza verso il telelavoro, i clienti sono molto insicuri se non ti vedono in faccia ogni due giorni e hanno le idee molto confuse sul risultato visto solo a video. Su questo aspetto c’è ancora molto lavoro da fare, bisogna sensibilizzare la gente ad avere una mentalità più aperta e una visione più globale, come succede in tutto il resto d’europa.
Il secondo lavoro, la creazione di un’immagine coordinata, è andato bene. Io e la mia cliente ci siamo date delle scadenze, ci siamo viste e parlate su chat per commentare il lavoro step by step e tutto è andato liscio, dando buoni risultati.

Quali difficoltà incontri nel quotidiano, da quando sei mamma?
La difficoltà più grande e fastidiosa è quella di essere considerata un problema per l’età e per la condizione familiare, e non una fonte di ricchezza e di esperienza.
Ai colloqui mi è stato chiesto se avevo intenzione di fare un secondo figlio, se avevo i nonni a disposizione per poter fare tardi la sera e dare disponibilità illimitata in ufficio e quanto ero disposta a sacrificare della mia vita familiare per il lavoro.
Ciò nonostante, grazie al mio curriculum e la mia esperienza non ho avuto grandi difficoltà a trovare occupazione, purtroppo però a condizione di accettare collaborazioni sotto forma dei cosiddetti “contratti a progetto” che in realtà si sono sistematicamente rivelati dei rapporti subordinati a tutti gli effetti, con forti vincoli di orario, senza alcun diritto e con retribuzioni inadeguate.

Tutto ciò è vergognoso. Queste visioni italiane di giudicare una persona per quanto si ferma in ufficio e non per i risultati che ottiene e di escludere dal mondo del lavoro le mamme sono da cambiare radicalmente. Per questo credo molto in NetworkMamas e nelle potenzialità del telelavoro.

Consigliaci un sito che consulti spesso per migliorare sul lavoro o nel quotidiano.
È difficile selezionare un solo sito. Sono molto curiosa e attiva e ci sono parecchi siti che consulto abitualmente per tenermi aggiornata e prendere spunti, a seconda della giornata, del tempo a disposizione e delle necessità, per esempio:

Wired
Aiap
Commarts
Luerzersarchive
Wallpaper

p.s. Lo sai che Marcella Brignone apre il video di presentazione che trovi sulla home di NetworkMamas?

Da mamma a Mamas: Chiara De Leonardis

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Inauguriamo oggi, con un’intervista a Chiara De Leonardis, uno spazio dedicato al racconto di chi, da mamma è diventata Mamas!
Ci piacerebbe che leggendo le storie delle nostre Mamas, anche tu ti facessi coraggio e provassi uno dei nostri prodotti!

Ciao, raccontaci chi sei, quanti figli hai e cosa fai per vivere.
Sono Chiara, ho 31 anni, sono sposata da due con Emanuele e da otto mesi sono mamma di Gabriele.
Come amo dire di solito, e con un certo orgoglio, sono un’impiegata full time a tempo indeterminato dallo scorso gennaio e ho un datore di lavoro piccolo ma molto esigente!
Dopo la mia prima laurea in “Editoria, Comunicazione multimediale e Giornalismo“, e dopo qualche anno di lavoro a metà fra la comunicazione e il commerciale, ho ripreso il mio percorso di formazione con un “Master in Economia domestica, Cucina infantile e Manutenzione pannolini ecologici“.
Come si può ben capire sono una persona abbastanza ironica, ma anche dinamica e curiosa, per questo ho scelto di mettermi in gioco attraverso NetworkMamas, che attualmente rappresenta la mia unica finestra sul mondo del lavoro.

Come hai conosciuto NetworkMamas?
Ho letto di NetworkMamas più di un anno fa, su “Che futuro!“.
Finché ho lavorato per la mia precedente occupazione la ritenevo una lodevolissima iniziativa. Poi il mio contratto è scaduto, la pancia è cresciuta e allora ho capito che poteva essere un’opportunità anche per me.

Attraverso NetworkMamas sei entrata in contatto con più di un cliente. Ci racconti come è andata?
Ciò che più mi piace di NetworkMamas è il momento in cui vedo il volto della persona che mi aspetta in chat. In genere appena la webcam si connette si parte con un sorriso e un saluto, di quelli con la mano che si agita. Mi piace questa sorta di stupore data dal fatto di conoscersi in rete, e anche che un attimo dopo si chiacchieri con familiarità.
In questo modo anche quando parli e fornisci la tua consulenza, il vero e proprio rapporto lavorativo diventa un momento più disteso e penso che anche questo faccia bene per esprimere le proprie competenze al massimo.

Quali difficoltà incontri nel quotidiano, da quando sei mamma?
Diciamo che essendo mamma da poco forse la risposta più ovvia è: la gestione del tempo. Ci sono attimi dilatati e attimi che scorrono via rapidissimi, e soprattutto non sono io a decidere la “tabella di marcia”, ma Gabriele che è il centro di tutto.
Man mano so che tutto si riequilibrerà, ma al momento non sono preoccupata.
Mi godo le cose per come sono, consapevole che c’è un tempo “giusto” per tutto e che qualsiasi difficoltà si affronta meglio se si è sereni e pazienti.

Consigliaci un sito che consulti spesso per migliorare sul lavoro o nel quotidiano.
Francamente non ho un sito di riferimento specifico. Mi aggiorno principalmente attraverso i social: Twitter, Facebook, da poco Pinterest. Li uso un po’ come finestre sul mondo e quando trovo qualcosa che mi incuriosisce, allora approfondisco!

p.s. Noi di NetworkMamas, ti consigliamo di visitare il profilo personale di Chiara De Leonardis